
Stufe ad alta efficienza per un futuro a basse emissioni di carbonio
Tiba è presente sul mercato da oltre 175 anni. L’azienda di Liestal per impianti di riscaldamento, stufe e cucine ha sempre puntato sull’innovazione, come spiega il proprietario e amministratore Lukas Bühler: «Noi abbiamo sempre offerto prodotti tecnicamente avanzati».
Per rendere possibili nuove innovazioni, il più grande produttore svizzero di stufe, con oltre 100 dipendenti, collabora regolarmente con le università. Così anche nel 2020 con la Scuola universitaria professionale della Svizzera nordoccidentale (FHNW) nell’ambito di un progetto d’innovazione di Innosuisse. L’obiettivo: ridurre notevolmente le emissioni e conquistare così nuovi mercati.

«L’innovazione aumenta enormemente l’attrattiva del nostro marchio».
Lukas Bühler
amministratore delegato Tiba
Agosto 2020: lancio del progetto con la FHNW
Nell’agosto 2020, la PMI ha deciso di avviare un progetto d’innovazione congiunto con la FHNW. «La FHNW esegue per noi test sulle emissioni e in questo contesto abbiamo discusso su come migliorare le nostre stufe», racconta Lukas Bühler. Per lui era chiaro fin dall’inizio: le emissioni delle stufe Tiba dovrebbero essere notevolmente ridotte per soddisfare i severi limiti del marchio ambientale tedesco «Blauer Engel». Al momento si tratta di un label ancora facoltativo, che tuttavia stabilisce la direzione per la legislazione futura, sia nell’UE che in Svizzera. Innosuisse ha approvato il progetto e ha fornito il supporto finanziario, mentre il partner di ricerca ha messo a disposizione le risorse, il know-how e il personale. Tiba ha fornito prototipi, materiali e componenti per le prove di laboratorio, nonché input pratici e conoscenza del mercato. Inoltre, ha partecipato al progetto OekoSolve, il partner industriale dal quale Tiba acquista componenti.
2021: sviluppo di progetti e Proof of Concept
A partire dal 2021 la FHNW ha sviluppato gran parte del concetto e ne ha verificato la fattibilità. «Noi non avremmo avuto né tempo, né risorse per farlo», spiega Lukas Bühler. «Senza il supporto, tutta la ricerca e lo sviluppo non sarebbero stati possibili». L’idea di base: integrare nella stufa un catalizzatore per ridurre le emissioni di monossido di carbonio e convertirle in biossido di carbonio. Inoltre, è stato necessario installare un separatore di particelle elettrostatico, che carica e separa elettricamente le particelle di fuliggine al fine di prevenire la formazione di polveri sottili. Il Proof of Concept è stato effettuato già in una fase iniziale: il team della FHNW ha assemblato la stufa secondo le prescrizioni e il concetto ha funzionato.

Dicembre 2023: integrazione nel prodotto
Dopo due anni e mezzo, il progetto è stato completato verso la metà del 2023 e OekoSolve ha richiesto un brevetto sul separatore di particelle elettrostatico. Per Tiba, l’obiettivo nei mesi successivi è stato quello di integrare la soluzione, compreso il catalizzatore, in una stufa ad accumulo di nuova concezione. «Non c’è mai stata una stufa con separatore di particelle integrato prima d’ora», dichiara Lukas Bühler. Finora, il separatore era installato nel camino, il che comportava sempre complicazioni e costi aggiuntivi durante l’installazione, poiché i sistemi non sono coordinati in modo ottimale. «Questa innovazione aumenta enormemente l’attrattiva del nostro marchio», afferma Lukas Bühler. Il nuovo prodotto rafforzerà significativamente la competitività di Tiba, in quanto non ci sono altre stufe sul mercato europeo che combinano catalizzatore e separatore di particelle.

Aprile 2025: lancio sul mercato
Nell’aprile 2025, Tiba lancerà il prodotto sul mercato. «L’interesse è grande», come Lukas Bühler ha appreso dai rivenditori di tutta Europa. Stima che Tiba venderà diverse centinaia di stufe all’anno e realizzerà un fatturato di circa un milione di franchi. La spesa per la ricerca e lo sviluppo dovrebbe ripagarsi rapidamente: Bühler ipotizza che gli investimenti verranno ammortizzati nell’arco di due anni. Inoltre, ritiene che l’attività di esportazione continuerà a crescere grazie all’innovazione; attualmente rappresenta il 70% del fatturato totale. Con questo prodotto Tiba mira a penetrare in nuovi mercati come la Scandinavia, dove le tecnologie verdi sono particolarmente richieste.
Luglio 2025: certificazione «Blauer Engel»
«Il nostro prodotto soddisferà i requisiti per i prossimi 10-20 anni», afferma convinto Lukas Bühler. Le emissioni sono infatti ridotte fino all’80% rispetto ai modelli di stufe precedenti: il limite di monossido di carbonio, ad esempio, è stato ridotto di oltre due terzi. Allo stesso tempo, l’efficienza è stata aumentata del 20% e raggiunge ora un ottimo 90%. Ottenendo il certificato ambientale tedesco «Blauer Engel», in futuro Tiba vuole distinguersi dalla concorrenza. Se tutto procede come previsto, il nuovo modello di stufa porterà questo label a partire da luglio 2025. E in più, Tiba sta già discutendo con la FHNW di un progetto successivo che mira a un’ulteriore riduzione delle emissioni.